Generazioni senza speranza

Herman Bang

Collana Senza frontiere

  • Pubblicazione: 1 agosto 2025
  • Pagine: 500
  • Formato: 14x21 cm
  • ISBN: 9791255842439
  • A cura di: Luca Taglianetti
  • Traduzione: Luca Taglianetti
  • Postfazione: Luca Taglianetti
VERSIONE CARTACEA
  • prezzo: € 32,00
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Il libro

Romanzo parzialmente autobiografico, venato di una acuta sensibilità per tutto ciò che è malato, languido e morente all’interno di rapporti umani torbidi e opprimenti, Generazioni senza speranza racconta la vita e i sogni di un rampollo di un’antica casata in decadenza, segnato dalla malattia mentale del padre e dalla prematura morte della madre che l’ha cresciuto nel culto della stirpe familiare.
Esordio letterario di Herman Bang, al momento della sua uscita (nel 1880) suscitò aspre polemiche per la descrizione di alcune scene erotiche tra il giovane protagonista e una nobildonna più anziana. Bang fu accusato di oltraggio al pudore, il romanzo fu osteggiato dalla critica e l’Alta Corte di Danimarca ordinò – senza molta fortuna – il ritiro delle copie dalle librerie. In realtà Bang scontava anche altre «colpe»: innanzitutto la sua omosessualità, vissuta apertamente e con toni quasi di sfida, e poi il fatto di aver ricordato nel libro la sconfitta del suo Paese nella guerra dano-prussiana di alcuni anni prima, una ferita che ancora bruciava nella coscienza collettiva e che segnò la fine delle aspirazioni danesi a divenire una potenza continentale.
Ancora inedito in Italia, Generazioni senza speranza è una lettura imprescindibile per chiunque ami la letteratura decadente e quella nordeuropea.

A volte, quando passeggiavano insieme sul lungolago, i suoi occhi ardevano nei suoi con tutta la fiamma che l’esperienza concede, un desiderio sfolgorante che cercava e sapeva cosa voleva; talvolta, invece, era timido come gli altri, si ritraeva impaurito, scrutava ogni suo sguardo con l’ansiosa attenzione di un cane che osserva i movimenti del padrone; talvolta ancora era così stranamente indifferente che lei si chiedeva se fosse davvero innamorato o se non fosse piuttosto tutto un’illusione. E allora tornava a sedurlo, a cercare di risvegliare la sua passione, e il gioco ricominciava daccapo.

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