Memorie di Madame Pelote, gatta di Michel de Montaigne

Françoise Armengaud

Collana Senza frontiere

  • Pubblicazione: 28 novembre 2025
  • Pagine: 92
  • Formato: 14 x 21 cm
  • ISBN: 9791255842941
  • Traduzione: Sara Clamor
VERSIONE CARTACEA
  • prezzo: € 14,00
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Il libro

Scrive Montaigne nei suoi Saggi: «Quando gioco con la mia gatta, chissà se lei non faccia di me il suo passatempo più di quanto io faccia con lei. Ci intratteniamo con reciproche spiritosaggini». Opera senza tempo per la sincerità e la profondità del suo sguardo sull’essere umano, gli Essais sono il capolavoro di un uomo che si scopre fragile e mutevole, di un filosofo che infrange un tabù secolare e parla apertamente di sé in un libro che esorta a vivere aldilà di ogni egoismo e vanità.
Proprio Montaigne è il protagonista di questa piccola opera, che ha l’ambizione di comporre un suo ritratto attendibile e ironico attraverso il racconto della sua gatta Pelote, amica e confidente inseparabile – e silenziosa in virtù del patto in vigore fra i felini per cui non parlano agli esseri umani, pur conoscendone la lingua. Giorno dopo giorno, faccenda dopo faccenda, lo scrittore e Pelote condividono i piccoli e grandi avvenimenti della vita, si intrattengono muovendosi fra la ricchissima biblioteca – di cui Pelote è incaricata di proteggere dai ratti le preziose pergamene e i delicati manoscritti – e gli altri ambienti del castello avito nel Périgord, antica dimora fortificata circondata da giardini, vigne e frutteti. Il luogo dove l’appartato filosofo si era ritirato a vivere dopo la scomparsa dell’amato padre nel 1568, perché il «dolce ritiro paterno» era sacro alla sua libertà, alla sua tranquillità e ai suoi agi. E dove la morte lo sorprese il 13 settembre del 1592, quando ormai Pelote aveva passato il suo incarico di gatta della biblioteca alla nipote, Donzeline.

 

Il mio padrone è molto più intelligente della maggior parte
degli esseri umani. Pensa infatti che gli animali siano anche
– e spesso – più intelligenti dei suoi simili. Non è questa
una prova di grande buonsenso e di raffinata perspicacia?
È buono e pieno di compassione, tanto verso i membri
della sua umana specie quanto verso gli animali al gran completo,
rispetto ai quali afferma che gli umani debbano riservare loro gentilezza e benevolenza, bontà disinteressata e dolcezza.

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