Il punto di vista

Dalla visione del regista allo sguardo dello spettatore

Joël Magny

Collana Strumenti

  • Pubblicazione: 1 gennaio 2004
  • Pagine: 96
  • Illustrazioni: 59 b/n
  • Formato: 13,5x19
  • ISBN: 9788871804781
VERSIONE CARTACEA
  • prezzo: € 12,80
    - Sconto 5%: € 12,16
Spedizione gratuita per ordini superiori ai 25 €

Il libro

Nel momento in cui un regista, o un semplice «operatore», decide di collocare la sua cinepresa in un punto preciso, adotta necessariamente un «punto di vista» rispetto a ciò che osserva. Chiamiamo questo il «punto di vista qualsiasi», o il «punto di visione». Se però si interroga su ciò che vuole mostrare, e soprattutto su come vuole mostrarlo, è condotto a compiere delle scelte che concretizzano una «visione» nel pieno significato della parola, un modo di osservare il mondo. Ciò risulta evidente in numerosi classici del cinema, da «Quarto potere» (1941) di Orson Welles a «Ohayô» (1959) di Yasujiro Ozu, oltre che in due film («La finestra sul cortile», 1954, di Alfred Hitchcock e «Duello mortale», 1941, di Fritz Lang) di cui il punto vista rappresenta proprio il soggetto.

Nella stessa collana

Il western Clélia Cohen

Il western

Il dialogo Claire Vassé

Il dialogo

Il racconto cinematografico Marie Anne Guerin

Il racconto cinematografico