Silvia Angrisani
Carolina Tuozzi
Il libro
Tony Gatlif è un regista che spiazza, che confonde. Il suo è un cinema nomade, poiché viaggia al confine tra i generi, senza lasciarsi chiudere in nessuna definizione; perchè sposta continuamente il punto di vista sul mondo rappresentato; perchè, infine, i suoi personaggi vivono una condizione nomadica che li pone in continua trasformazione: uno zingaro che vive da sedentario in Francia in Les princes, un francese accolto in un villaggio zingaro di Romania in Gadjo dilo, o ancora le peregrinazioni degli zingari dall'Asia all'Europa in Latcho drom.
Lo spettatore è costretto al viaggio, un viaggio in cui il luogo di arivo diventa subito il luogo di una nuova partenza. Un transito di cui Gatlif invita a scoprire le potenzialità.