La seconda vita del nazismo nella Germania del dopoguerra

Alfred Wahl

Collana I Leoni

  • Pubblicazione: 14 aprile 2016
  • Pagine: 480
  • Formato: 14x21
  • ISBN: 9788867084838
  • Traduzione: Gianluca Perrini, Alice Volpi
VERSIONE CARTACEA
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Il libro

La storia tedesca del dopoguerra non può essere rinchiusa nella leggenda dorata della ricostruzione, della nascita di una democrazia modello, del miracolo economico, del ritorno graduale nel gruppo delle grandi potenze, fino alla clamorosa riunificazione, nel 1990, con la parte orientale rimasta ostaggio del blocco sovietico. La realtà è molto più complessa e soprattutto più ambigua.

In questo libro sorprendente, e spesso inquietante, Alfred Wahl mostra i limiti della denazificazione avviata sotto l’autorità o il controllo degli Alleati durante il periodo di occupazione, durato fino al 1949. E soprattutto ricostruisce la politica del Governo Adenauer, incentrata sulla clemenza verso gli ex nazisti (ritenuti per lo più ubbidienti conformisti) e favorevole alla loro presenza nelle nuove strutture politiche e amministrative, oltre che in quelle economiche e culturali.
Questa sostanziale continuità della classe dirigente – che ha fatto parlare di una seconda vita del nazionalsocialismo – non ha smesso di pesare sul presente, come dimostrano i numerosi processi, dibattiti e scandali che hanno scosso la società tedesca fino a oggi. Il «passato che non passa» continua a influenzare, con i suoi incessanti richiami, la cultura politica e la coscienza collettiva della più popolosa e ricca democrazia europea.

«Non rinnego il recente passato e non mi colloco nel quadro della democrazia [...]. La massa della gente comune non è assolutamente in grado di farsi un’opinione personale e di agire per proprio conto. Vuole essere guidata. Non nascondo che, per me, tutto ciò che viene dal periodo del Terzo Reich non è necessariamente da rifiutare.»
– Heinrich Gerlach, ex capo della flotta nazista nel Baltico, reintegrato nella Pubblica Amministrazione della Germania democratica

«I tedeschi sono stati liberati da Hitler, ma non riusciranno mai a sbarazzarsene. Persino da morto, Hitler sarà sempre presente tra di noi, tra coloro che gli sono sopravvissuti, coloro che sono vissuti dopo e persino tra quelli che non sono ancora nati.»
– Eberhard Jäckel, storico tedesco