Distributismo

Una politica economica di equità e di equilibrio

John C. Médaille

Collana I Draghi

  • Pubblicazione: 1 novembre 2013
  • Pagine: 352
  • Formato: 14x21
  • ISBN: 9788867081769
  • Prefazione: Bruno Amoroso
VERSIONE CARTACEA
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Il libro

«Il libro di Médaille che ora viene portato all’attenzione del lettore arricchisce la nostra comprensione degli attuali sistemi economici e ci offre una chiave di lettura del funzionamento del mercato capitalistico in alternativa a quella del mainstream. La prospettiva distributista che l’autore avanza e sviluppa fa comprendere il duplice senso in cui la scienza economica è una struttura aperta di pensiero. Per un verso, perché il suo fondamento non le appartiene, dal momento che i suoi presupposti non sono scientificamente giustificabili. Invero, non si può giustificare nulla senza presupporre già qualcosa, il che significa che l’economia è costretta a riferirsi a un fondamento che le è esterno. Per l’altro verso, l’economia è una scienza aperta perché essa non offre una conoscenza esaustiva della realtà. È per questo che l’economia deve intrattenere stretti rapporti di vicinanza con l’etica, la storia, la politica, la filosofia.

A partire da una critica radicale dell’economia moderna, Médaille mostra che al fondo del distributismo sta una idea guida ben precisa: non è accettabile che il momento della produzione della ricchezza (o del reddito) venga separato dal momento della sua distribuzione. Questo significa che efficienza e giustizia distributiva devono avanzare insieme, proprio come la celebre metafora dei due cavalli di Platone (Fedro) insegna da tempo.
Distributismo è un libro chiaro e di ampia accessibilità anche al non iniziato.
Soprattutto è un libro che obbliga a pensare, creando nel lettore la consapevolezza del fatto che le questioni economiche lo coinvolgono o come attore o come destinatario delle azioni altrui. Si tratta allora di incoraggiare nel lettore la tendenza a formulare giudizi critici e l’abitudine all’indagine sistematica dei fenomeni economici, i quali non sono mai il risultato di cause singole. La fruizione culturale presuppone sempre una partecipazione responsabile del fruitore che deve essere attivo anche quando riceve.
Dilatare l’orizzonte culturale entro il quale la teoria economica dominante ha finora limitato il discorso economico è la sfida intellettuale che Médaille raccoglie con successo in questo libro.»
– Stefano Zamagni

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